Via degli Strapiombi

Dopo la via, siesta con piselli freschi e salame.

Dopo la via, siesta con piselli freschi e salame.

Via degli Strapiombi (Bourcet, Roreto – Roure, TO)
Esposizione: Est
Difficoltà: TD+ max 6b+ (6a obblig.) Via attrezzata con spit e qualche chiodo. Utili nut e friend
Numero tiri: 11 (200 mt)

“Tieni conto che, se ripeti una via di Michelin, aggiungi mezzo grado a quello che leggi nella relazione.” Bene. Dico io. Che sarà mai mezzo grado? Si sentirà poi così tanto la differenza di tasso alcolico in una birra da 4,5° a 5°? In una giornata invernale di freddo quasi polare se la temperatura esterna passa da -16° a -16,5°? E’ consigliabile per una corretta degustazione del tè nero portare l’acqua all’inizio dell’ebollizione, introno ai 95-100°. Non sono un palato così fino per quanto ami quell’aroma sublime.

Ebbene sì. Nell’arrampicata si avverte eccome, dalla punta delle scarpette alle pieghe più profonde della tua mente. Soprattutto quando parti serena e convinta del tuo grado e già al primo rinviare sussurri al tuo socio senza girarti per non perdere l’equilibrio:”Tutto ok. E’ solo il tiro di apertura. Psicologico. Mi devo scaldare.” e pensi:”Ehi Lu, 5a. Sei di legno. Coraggio!” e intanto sento due metri sotto:”Quando riesci metti un friend!” Già, un’amico mi servirebbe, che mi posizionasse il secondo rinvio.

In sosta ci arrivo. C’è il sole e un sospiro mi fa pensare che in fondo oggi sono più felice. Almeno in questo istante. La parete rocciosa è il mio specchio: se sono sincera, riesco a guardarmi negli occhi. L’arrampicata è l’amica a cui non puoi raccontarla perché ti becca subito. E’ un mondo parallelo in cui per qualche ora tutto si dimentica. Basta lasciare quello zaino pesante e pieno di responsabilità, pensieri, nervosismi e preoccupazioni alla base della parete e staccare i piedi da terra. Lo zaino va recuperato a fine giornata, ma una volta sulle spalle, sembrerà di gran lunga più leggero.

Apro e chiudo la via. La maggior parte dei tiri li fa Riccardo da primo di cordata. Ho scoperto che anche per “mungere”, ossia afferrare con disperazione qualsiasi materia fisica che non sia roccia come rinvii, fettucce, cordini, la propria fede, conviene essere esperti e molto credenti. Sul tiro di 6c+ credo di aver tirato giù i calendari di Frate Indovino degli ultimi 10 anni. Un paio di tiri dopo, su un traverso di 6a+ avrei pagato Norman Osborn per la tuta di Spiederman. Ho pensato alle volte che minacciavo Robi:”Scordatela per la prossima settimana” per molto meno.

Sono riuscita a firmare il quaderno di vetta con una certa soddisfazione e a sbucciarmi un ginocchio sul sentiero di ritorno con altrettanta imprecazione. Se piacciono fessure, diedri, lame e “fisicità ” questo è il posto giusto.

“Merenda alla Ric” con salame e piselli crudi (io conoscevo la variante con le fave). Regalo inatteso da parte di Eli: “I conquistatori dell’inutile” di Terray. Adoro le soprese e adoro la mia amica Eli.

L1: 5c (la guida Michelin lo grada 5a. Occhio!!) Io un paio di friend “psicologici” li ho messi.
L2: 5b
L3: 5b (5c?). Attenzione ad un bel diedro strapiombante. C’è tutto per mani e piedi.
L4: 5c
L5: 5c
L6: 6a
L7: 6b+/6c o A0. Muro dritto. Dicono di tenersi sullo spigolo, per facilitare la salita. Arrivarci! L’ho sempre detto che mi mancato 10 cm.
L8: 5b+
L9: 5c
L10:6a+ travers malefico e tettino
L11: 5b

Info utili:

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