Cinderella Trad is coming back (Toirano e Finale Ligure)

Home sweet home

Home sweet home

Sono di rientro lungo la Torino-Savona. Acciambellata nei sedili posteriori della macchina di Ricky, mi godo le ultime due ore di questo magnifico weekend. Fisso un punto indefinito fuori dal finestrino e rivedo le due giornate passate con gli amici. Intravedo i miei pantaloni verde acido e penso che non ho nessuna voglia di toglierli: polvere, terra, magnesite, sabbia. Ci sto davvero bene dentro e al momento non sento nemmeno il bisogno di farmi una doccia. Sono istanti di serenità assoluta. Questi pantaloni rappresentano due giorni di svago in risposta ad un periodo davvero delirante che ancora non è terminato. So che quando li sfilerò l’incatensimo sarà svanito e Cinderella Trad sarà a casa ad affrontare l’indigesta routine del quotidiano.

Ho accettato l’invito di Elisa come un canto di sirena. Solo un po di apprensione per il mio adorabile Piccolo Mostro, presto sostituita dalla gioia che suo papà potesse avere nel stare con lei un paio di giorni senza il rischio che Medusa decidesse di pietrificarlo con lo sguardo. Squillo a Serge l’Africano e Dave e preparo lo zaino. Sistemare l’attrezzatura da arrampicata nel mio sacco è un po’ come quando mi infilo le scarpe per andare a correre: in un attimo pigrizia e indecisione svaniscono per lasciare spazio completo a gioia e adrenalina. Per l’occasione mi sono comprata una tenda da Decathlon per la mitica cifra di 22 euro. Quale miglior segno del destino? Il campeggio non rientra tra le mie specializzazioni ma a me la tendina sembra perfetta.

Partenza ore 8.00. Col mio ritardo cronico siamo saliti in macchina alle 8.30 con caffè al bar sotto casa di Eli. Incontriamo a Fossano Riccardo e Marina. Scoprirò nelle ore successive la loro gioia infinita e la loro simpatia. Destinazione: Toirano.

Oggi monotiri. Settore: Parco Giochi. La roccia qui è magnifica! Non so se più per il calcare di Toirano o per la mia voglia di arrampicare. Il settore ha alcuni facili monotiri che si raggiungono risalendo un cavo di acciaio.

  • Il camaleonte. 15 mt. 5b. Carino e delicato il passaggio su placca dal secondo al terzo spit.
  • Fuoco di Paglia. 17 mt. 4
  • Reperibile. 10 mt. 5b
  • The smiler. 10 mt. 5b
  • Bacarospo. 12 mt. 5a
  • San Lazzaro. 15 mt. 5b. Placca e diedro.
  • Pickachu. 12 mt. 5c. Passaggino tecnico di tacchettine tra il primo e il secondo spit. Anche la partenza non è immediata. Bello!!
  • Dalla valle con furore. 12 mt. 6a. Spigolo intenso.

Sorrido ancora nel vedere Ricky2 soprannominato l’Astronauta fluttuare nell’aria intento a recuperare i rinvii di Ricky1 su un 6b boulderoso. Stanchi e soddisfatti torniamo a Finale per passeggiata a Finalborgo. Gelato, birra, patatine… la fame si fa sentire, ma gli occhi si fermano ancora sulle vetrine dei negozi specializzati inutile scrivere in cosa. Ho scoperto l’esistenza degli occhiali prismatici: una chicca per chi soffre di cervicale e deve fare sicura!

Cena alla Locanda del Rio che però delude drasticamente. La signora non si è nemmeno scusata per essersi dimenticata di noi e dei nostri piatti. Ce ne andiamo delusi ed affamati. Rigelatiamo a Finalborgo e poi via verso il campeggio segreto scoperto da Riccardo.

Una notte sola in tenda in mezzo ad un prato verde sotto un tetto di stelle è davvero liberatoria. La consiglio come terapia. Mi sveglio sentendomi 10 anni più vecchia da quanto sono rannicchiata (forse il sacco a pelo era un po troppo leggero e fuori ancora un po troppo umido) ma sono felice. La mia nuovissima tenda ha passato il test e anch’io mi stupisco di come riesca tranquillamente a cercarmi un posticino isolato per le mie “primizie mattutine”. Quando il cuore è leggero, sei felice ovunque e, oggi, avere una tenda come casa, libera la mente da ogni frustrazione.

Ricky1 e Ricky2 sono per l’avventura organizzata. Lo definisco campeggio selvaggio a cinque stelle: tisana serale, colazione con caffè caldo, tè, latte, biscotti, seduti intorno ad un tavolino, acqua pulita in bottiglia per lavarsi i denti e i piedi (dopo aver tolto le Miura ho trovato quel peduluvio rigenerante!).
Oggi ci aspetta la spiaggia. Tolta la veste da climber indossiamo costume e infradito. Un bagno di sole lungo un’intera giornata e uno di mare durato un istante dove ho ripreso i miei 10 anni. Mancava il fiato per l’acqua fredda ma avevo fatto una promessa.

Ciao Dedo.

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