Cima Fournier
Cima Fournier (Busson, Cesana Torinese).
Esposizione: Nord-Ovest
Difficoltà: MS
Quota di partenza: 1460mt
Quota vetta: 2424mt (circa 1000 mt di dislivello)
Quando arrivo in vetta, soprattutto in inverno, non c’è niente che mi dia più soddisfazione nel godermi il momento di un sorso di tè caldo dal thermos. Di solito quello che porto nello zaino è speziato e addolcito col miele. Oggi il tè è aromatizzato all’arancia e cannella.
Lo scriveva anche Harrer nel suo meraviglioso racconto “Parete Nord”: una buona tazza di tè aggiusta tutte le cose e da mezza inglesina quale sono, capisco perfettamente il suo pensiero.
Oggi per la prima volta il tè scende in gola come la ruggine. Sono in vetta e non sono felice. Sono quassù solo per il mio stupido orgoglio. Sarà una di quelle gite “ce l’ho-manca” come quando da bambini ci si scambiava le figurine.
Non è facile ammettere di aver sbagliato, soprattutto quando quello sbaglio si ripete e difendi il tuo castello di carta a spada tratta e lingua tagliente. Finché l’incantesimo non si spezza resti vittima di te stessa. E’ come inciampare in un buco d’asfalto: senti il vuoto e un istante dopo una fitta lancinante alla caviglia. Non puoi far altro che darti della cretina.
Non piangere. Sei a 2400 mt di altitudine e ti sembra di essere in vetta ad un 8000 tanto ti manca il fiato. Quando le tempie pulsano, è inutile parlare. In quel momento la ragione è svenuta insieme al buon senso, storditi dalla rabbia e dalla gelida consapevolezza di aver perduto qualcosa di vero.
La nebbia intorno amplifica l’idea di vivere soltanto un brutto sogno…
Amo la neve perché genera silenzio dentro e fuori. Tutto intorno è ovattato e anche la Terra sembra dormire.
Bella gita. Itinerario semplice e traccia assicurata. Continuano i miei tentativi in fresca. Oggi ho sciato un po’ nella tanto attesa neve che chiamano Polvere.
Per dettagli sull’itinerario:
